THIS PATH TONIGHT - GRAHAM NASH -
10:1429 Aprile 2016
THIS PATH TONIGHT
(
da rockol.it)
In
tutte le incarnazioni di uno dei supergruppi più famosi della storia
del rock, il perno era Graham
Nash:
che fossero CSN&Y, CS&N, o Crosby & Nash, l’inglese
trapiantato in California era il collante tra le gigantesche
personalità - musicali e non - degli altri membri. Eppure si dice
che Graham Nash fosse il meno dotato musicalmente - in senso relativo
s'intende, visto che ha scritto capolavori come "Marrakesh
express”, "Our house", "Teach your children”. Ma
Nash non aveva e non ha la carica elettrica di Stills, né la
visionarietà e la follia psichedelica di Crosby. E non è Neil Young
che, beh, è Neil Young.
Nash si deve essere rotto le scatole di
quel ruolo: ha mandato a quel paese Crosby giusto qualche settimana
fa, poco dopo la fine dell’ultimo - letteralmente - tour di CS&N,
passati anche dall’Italia lo scorso autunno. Prima di quell'ultimo
sfogo ("Sono stufo di parargli il culo"), aveva già deciso
di riprendersi quello che è suo, incidendo un disco solista: è solo
il sesto in 40 anni, e arriva a 14 dal precedente.
“This
path tonight” è stato prodotto con l'altro perno musicale di quel
supergruppo, Shane Fontayne, chitarrista dei Lone Justice, di
Springsteen nella band del ’93, di Jackson Browne. Se avete visto
dal vivo CS&N o di Crosby & Nash nell’ultimo decennio,
sapete che buona parte del suono della band era nelle sue mani e così
è per questo disco.
Il
risultato, “This path tonight”, è un disco intimista come la
copertina: un uomo che cammina in un bosco, in bianco e nero: lo
vediamo di spalle, ma lui guarda avanti. Racconta un altro divorzio,
quello di Nash dalla moglie, dopo 38 anni. Intimista più nelle
atmosfere sonore - delicate e pulitissime, opera di Fontayne - che
non nelle parole, che pure raccontano di una ripartenza, di una
rinascita, pure a 74 anni. Non è un caso che le canzoni più
politiche - di cui Nash è sempre stato autore, si pensi a “Chicago”
- siano messe in coda, come “bonus”, quasi marcare una differenza
dal resto del lavoro. Perché a dominare il disco non sono neanche
brani come la title-track, la più complessa e completa assieme a
“Beneath the waves”, ma il minimalismo acustico di brani come
“Myself at last”, o “Target”, che ha un attacco con il
dulcimer che sembra uscito dritto da un brano della vecchia amica
Joni Mitchell.
“This
path tonight” ha pregi e difetti dell’uscita solista di qualcuno
che siamo abituati a vedere/sentire assieme ad altri musicisti: lo si
riscopre, si apprezza la voce, quella voce, in solitaria. Ma il
paragone con CS&N - che pure non producevano musica nuova assieme
da quasi 20 anni - e con Crosby & Nash - il cui ultimo disco era
di 12 anni fa - rimane e inevitabilmente stende un'ombra da cui è
comunque difficile uscire, anche per uno come Graham Nash.
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